“Da Fallaci e Calvino a Stanislaw Lem, l’astronauta italiana svela le sue letture extraterrestri preferite.

 

“Una delle piccole cose curiose che ho notato vivendo nello spazio è che, a differenza di quanto accade sulla terra, tenere le braccia vicino al corpo richiede un po’ di sforzo. Jules Verne l’aveva immaginato già nel 1865, quando uno dei protagonisti di Dalla Terra alla Luna si accorgeva che ‘i loro corpi erano del tutto senza peso. Le loro braccia erano estese completamente, non più a fianco del corpo”.

 

Così inizia l’articolo del Guardian, in cui Samantha Cristoforetti svela le sue letture preferite in tema di viaggi spaziali, in occasione del lancio del suo libro (agosto 2020) sulla sua esperienza di astronauta, Diario di un’apprendista astronauta, in traduzione inglese sul mercato britannico. Il libro è uscito in Italia nel 2018, pubblicato da La nave di Teseo. (…)”

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