Paolo De Nadai nasce a Padova. Cresce e si forma tra il dopo scuola gestito dai Gesuiti e i campi scout, da questa esperienze nasce la ferma convinzione nell’incredibile potenziale dei ragazzi quando vengono ascoltati, aiutati e guidati dai giusti mentor.
Con soli 19 anni pubblica online la foto del suo professore di italiano che si addormenta durante il suo esame di maturità; la foto diventa virale e Paolo capisce quanto sia importante dare voce agli studenti. Fonda quindi ScuolaZoo, che diventa in poco tempo la community di studenti più grande d’Italia.
Due anni dopo, la seconda business idea: far incontrare la community dei maturandi organizzando viaggi dopo l’esame di maturità. Dal primo viaggio a Corfù nel 2009 che ha visto la partecipazione di 200 ragazzi, si raggiunge una media di 20.000 partecipanti all’anno.
Avvenuto il passaggio da startupper a imprenditore, Paolo de Nadai fonda ZooCom, la creative media agency del gruppo che supporta brand e aziende ad uscire dalla loro comfort zone e andare alla stessa velocità dei ragazzi.
Nel 2016 si reca in Nuova Zelanda per studiare una realtà che organizza viaggi per ragazzi dai 25 ai 35 anni, un modello che funziona e che non esiste in Europa. Nasce così WeRoad con l’obiettivo di riunire coetanei permettendogli di visitare posti nuovi e fare esperienze indimenticabili. Non si tratta però di una azienda di viaggi nel senso comune del termine, il vero bisogno che soddisfa è quello dell’amicizia e della socializzazione.
Nel 2023 riceve dal Presidente di Regione Lombardia il premio “Rosa Camuna”, per “il suo impegno nell’offrire ai giovani opportunità di crescita professionale e spazio per sperimentare progetti innovativi”. Nello stesso anno viene eletto Vicepresidente Nazionale di Confcommercio Giovani, e da novembre ricopre la carica di Presidente del Gruppo Giovani, Imprenditori di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. È Digital Advisory Board Member di Fondazione Telethon.
Oggi, con OneDay Group, Paolo de Nadai aiuta giovani imprenditori digitali d’Italia ad affermarsi sul mercato, seguendo un altro principio scout, quello di «lasciare il mondo un po’ migliore di come lo si è trovato».