In un mondo dove gli oggetti tecnologici sono sempre più complessi, io mi occupo di definirne i comportamenti perché siano i più semplici ed efficaci possibili
Con un’esperienza quindicennale in Interaction Design (IxD), sia come progettista che come manager, Leandro Agrò è ora Global Director – User Experience presso Publicis Healthware (PHCG). Fin dall’inizio della sua carriera Leandro si è dedicato all’Interaction Design, ricevendo il premio Apple Design Project già nel 1997.
Da allora, ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo di una vasta gamma di progetti ad alto impatto digitale. Sono organizzatore di Frontiers of Interaction e uno dei 14 Visionari scelti per immaginare il Futuro dell’Italia nel 2050, alla Biennale di Architettura di Venezia.
La sua leadership e il suo lavoro innovativo sono stati riconosciuti da numerose organizzazioni, che nel 2010 lo ha definito come un “visionario”, è stato finalista per il “Compasso d’Oro”, e quindi incluso nella Index 2009 dell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale), nel 2009 il New York Times ha inserito la sua applicazione per iPhone “WideNoise” nelle “Top10 Internet of Things Products” e, sempre nel 2009, era uno degli “ItAliens”- gli italiani impegnati alle frontiere della tecnologia – nominati da WIRED.
Leandro Agró ha contribuito a due libri e il suo lavoro è stato citato in altri, tra cui “INDEX, specializzazione in Interaction Design” – Ed. Franco Angeli, e “WeEconomy, L’Economia Riparte da Noi” – Ed. Baldini Castoldi Dalai.
Leandro Agrò con la sua passione e la sua preparazione permette di fornirci occhiali nuovi per leggere fenomeni che maneggiamo ogni giorno, ma dei quali –a volte- non afferriamo le implicazioni, i riflessi, la complessità.
Oggi è Principal Experience Architect in Razorfish Healthware e sta applicando la sua esperienza al mondo healthcare durante quella che lui chiama “la tempesta perfetta”, ovvero: fine del ciclo di vita di alcuni fondamentali brevetti farmaceutici, esplosione del numero degli utenti Internet, arrivo degli oggetti senzienti e connessi.
Il suo mantra è: “Design is not anymore just about shape or pixel. Design is the process that shape product behaviours, communities, companies and -at the end- build new worlds.”