Ingrid Betancourt è una politica colombiana e una sopravvissuta al FARC. Dopo la sua liberazione nel 2008, dedica il suo tempo a lavorare per le vittime del terrorismo e in special modo per coloro che sono ancora prigionieri nella foresta.
Il suo sequestro, e la successiva liberazione furono uno degli avvenimenti internazionali più commoventi. Da allora, ha tenuto vari incontri con leaders mondiali come Ban Ki-Moon, Rodriguez Zapatero e Benedetto XVI, oltre che a ricevere varie onoreficenze internazionali. Allo stesso tempo nel 2008 ottenne il Premio Principe delle Asturie della Concordia perchè « personifica tutti quelli che nel mondo sono privati della libertà per la difesa dei diritti umani e la lotta contro la violenza terrorista, la corruzione e il narcotraffico»
Inoltre ha ricevuto dalla mano del presidente francese, Nicolás Sarkosy, la Legione di onore francese nel grado di Cavaliere e fu proposta dal governo cileno per il Premio Nobel della Pace. Ingrid Betancourt ha risvegliato un grande interesse nell’opinione pubblica grazie al suo linguaggio diretto e irriverente e alla sua forma simbolica di fare politica, slegata dalla classe politica tradizionale.
Nel 1998 arriva al Senato della Repubblica con la votazione più alta del paese, più di 150.000 voti, durante la sua gestione come parlamentare guidó un referendum contro la corruzione con l’obbiettivo di realizzare una Riforma Politica anti-clientelismo. Tuttavia questa possibilità vanificò dopo che più di 500 mila firme furono annullate dall’Ufficio del Registro. In quest’epoca decide di spalleggiare la candidatura presidenziale di Andres Pastrana con il compromesso che quest’ultimo realizzi la Riforma Politica una volta raggiunto il potere. Pastrana non compì la sua promessa e Ingrid disse di sentirsi tradita.
In qualità di aspirante presidenziale assistette a una riunione con capi guerriglieri del FARC in una sessione speciale con i candidati sotto invito del governo nella “zona de distensión”; seduta di fronte ad alcuni dei principali membri del Segretariato, li rimproverò per la pratica del sequestro e chiese che smettessero definitivamente con tal metodo, che liberassero tutti i sequestrati, che senza quel passo, la pace e la riconciliazione tra i colombiani non era possibile.