Edmund Phelps realizzò i suoi studi all’Università di Yale e attualmente è professore alla Columbia University negli Stati Uniti.
Nell’anno 2006 ottenne il Premio Nobel di Economia, per i suoi contributi all’analisi, sui compromessi internazionali nelle politiche macroeconomiche che cambiarono il corso del pensiero economico.
Secondo quanto dichiarò l’Accademia Reale delle Scienza: “i suoi contributi hanno avuto un impatto decisivo sulla ricerca economica e politica”. In uno studio basato sull’analisi dell’Indice di citazioni nelle scienze sociali (Social Science Citations Index), viene situato tra i 100 economisti più importanti da Adam Smith dato che “il lavoro di Edmund Phelps ha approfondito la nostra conoscenza sulla relazione tra gli effetti di breve e lungo termine nella politica internazionale”.
“il lavoro di Edmund Phelps ha approfondito la nostra conoscenza sulla relazione tra gli effetti di corto e largo percorso nella politica internazionale”.
Membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti e membro onorario, dall’anno 2000, dell’Associazione di Economia Americana, Edmund Phelps è conosciuto per la sua teoria di giustizia economica, attraverso la quale cerca di dare un senso globale e sostenibile alla ricchezza insieme alla ricerca nella curva di Philips.
Allo stesso modo, Edmund Phelps collaborò con altri economisti in una ricerca sulla crescita economica, gli effetti della politica monetaria e fiscale e la crescita della popolazione. Ha lavorato nel Dipartimento del Tesoro, nel Comité di Finanza del Senato e nella Riserva Federale così come per istituzione straniere come l’Osservatorio Francese di congiunture economiche.
Nelle sue conferenze, trasmette la sua ampia conoscenza dei mercati internazionali e dei settori strategici dell’economia, e le sue riflessioni e analisi sono meritevoli di essere ascoltati.